L'albero di Luisa Sergi

Eccolo lì anche stamattina il Bassotto che fa la Guardia a Ruggero, si si l'albero ha un nome. E' obbligatorio dare il nome ad un albero che ormai fa parte della casa. Lo diceva sempre la Nonnina, devi farti un orto o un giardino, perché sono Vivi e se tu vuoi vivere lo devi fare con loro. Quanto mi manca la nonna, mi ha accompagnato ogni giorno a scuola per 5 anni e poi puff è sparita. Si lo so che non è colpa sua ma improvvisamente così senza avvertire, non ero preparato alla fine. Non so se mai si è preparati ma almeno un preavviso: ok in data tal dei tali, si presenta uno e ti dice, ok dobbiamo andare, il tuo compito sulla Terra è finito, adesso ti portiamo in un'altra Galassia e si ricomincia da lì. Proprio quando stavi iniziando ad affezionarti. 5 anni di colazioni frettolose a casa, ad osservare il latte versarsi dalla lattiera e i biscotti umidi che sapevano di cannella e il canarino che cantava stonato (si è mai sentito un canarino stonato?) e ora? Quei 2, i miei genitori, con i loro telefonini coloratissimi, con gli strass la mamma poi...a turno mi portano al bar a prendere quello che voglio, mentre parlano e ridono al tel, già alle 7.30...e io non ho voglia di ridere alle 7.30. Niente latte versato, niente cannella, niente nonna... La migliore, lei mi ha letto Shakespeare in seconda, mi ha portato in biblioteca e mi ha detto: questo è Willy, un amico! Io ero contento, un Grande, proprio uno Giusto, non ho capito tutto tutto ma quello che capivo mi piaceva. La signora della biblio era proprio carina, mi ha dato le caramelle morbidose alla liquirizia. Quante volte siamo tornati con la nonna dalla signora, non sempre aveva le caramelle ma a volte anche i giornaletti. E poi li ho conosciuto Mino, il mio Migliore Amico. Timido, assai assai ma con quel sorriso in grado di cambiarti la giornata. A 9 anni lui leggeva la letteratura, io Sandokan, lui cose serie. Non lo capivo, suo papà suonava a teatro, sua mamma insegnava recitazione e lui ballava. Un maschio? Poi l'ho visto ballare, in cortile. Mi sono emozionato, ho avuto voglia di abbracciarlo. Lui mi ha baciato, sono scappato. A volte Mino non lo capisco. Ma quando lo vedo mi sento felice. La nonna adesso dov'è? Nessuno mi ha detto niente, mi hanno portato da una mezza pazza, con la faccia di gomma rifatta che mi chiedeva cosa sentivo, volevo parlare con Mino, ma lui è partito in tournee. Mi manca, mi mancano i nostri abbracci. No, no, no... Ma chi sono questi 2 estranei a casa? Da grande voglio un cane, tutto mio, un cane vero, non un peluche del bassotto che mi ha regalato la Nonna.

Intervallo temporale...da 10 a 32 anni.

Ho 32 anni, vivo nella casa della nonne ma non sono bravo come lei, i miei non li vedo da anni, papà vive a Parigi con una sua studentessa più giovane di me, che tristezza. La mamma, ormai è tutta uno strass, gira con la gioielleria incorporata, sfoggia ricchezza e ignoranza...come sempre! Quest'anno festeggio Natale, io e il mio albero. Ho rivisto Mino, sono diventato nostalgico, è proprio bello, un Adone, sta con uno...poteva stare con me, ma io non me la sono sentita. Non ho gusti definiti, va bene tutto ma i problemi NO. Le donne mi stressano, voglio la semplicità. Ho avuto solo storie con donne straniere, le giapponesi le mie preferite, perfette bamboline. Parliamo poco, facciamo l'amore, poi ognuno a casa sua. Perfetto. Le donne italiane, proprio NO. Al secondo appuntamento già ti presentano il conto, con la mamma, la zia...Poi Mino mi ha fatto un regalo, non vuoi fiori? Io regalo solo fiori a chi amo. Allora vai da Faro e prendi ciò che vuoi... Ci sono andato, mentre fumavo sul retro, ho visto un alberello mezzo storto...mi somigliava, l'ho scelto, sei di destra o di sinistra? Ti piacciono le donne o gli uomini? Ami il dolce o il salato? TUTTO, ma come devo spiegarmi: tutto, non mi piace scegliere... Non mi volevano dare l'albero, dicevano che fosse troppo brutto ma era bellissimo. L'ho pagato di più, doveva essere mio. Interdetti me lo hanno dato imoacchettato e l'ho portato a casa, mezzo sgorbio, quanto mi piaceva. Il bassotto della Rumena sbirciava dal suo balcone. 2-3 giorni, alla fine ho aiutato il bassotto a saltare il balcone e lui ha fatto quello che desiderava da mò...si è liberato dalle sue emozioni vicino all'albero e a me è toccata di pulire... Il Bassotto, ogni giorno, dopo che Rumi andava via, mi chiamava con una fugace abbaiata e io me lo improsavo per portarlo di quà e lo lasciavo vicino a Ruggero e alla fine, giorno dopo giorno, con il bassotto che sospirava e Ruggero che cresceva avevano trovato il loro equilibrio. Ancora una volta senza di me! Sono sempre stato di troppo. Solo per la nonna contavo, o forse per Mino, ma lui è troppo gaio. Io ci ho provato, in quel viaggio bellissimo fatto insieme, ma potevamo benissimo chiuderci nel nostro chalet e al villaggio comportarci civilmente, no invece lui voleva tenermi per mano per strada, perché lui è artista, compositore (non balla più)...mentre io lavoro per il Ministro che se sapesse... No, non ha senso. Non voglio festeggiare il Natale, e poi con chi? Mino parte per una delle sue mille campagne per salvare la Terra... Ormai il Bassotto fa parte della famiglia, quando non è con noi, è triste, devo dirlo a Rumi, ma quella è troppo impegnata con i vecchi che la vengono a trovare. Io, lo sfigato, il bassotto e Ruggero, un Trio perfetto! Natale sarà fantastico...

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